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al testo di J.J. Tompson
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Non ho mai avuto
Un "Non scegliere" Sono Nato fortunato io Davvero Tanto da non rendermene conto Se non nel Buio In cammino Su stradine Che prendevano fuoco Un tizio Dal viso segnato Ma sereno E mani Ruvide (che uomo!) Mi suggerì Di presentarmi A me stesso Stringermi La mano Come si conviene Senza Troppi Falsi convenevoli; I sogni Disse, Sono quello Che possono Elevarti Oppure Stenderti E ogni verità E' passeggera Fugace E la saggezza Checché Ne dicano È riconoscere La propria Ignoranza Vivendo Con fiducia E armonia Anche in mezzo Alla tormenta Non dimenticando Che comunque Siamo solo Polvere e quella porzione Di cielo Che scorgi Tra le fronde |
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